Tutto ebbe inizio con questo quadro.
Ovvero la mia passione per il surrealismo, per Magritte, e l'accettazione di quel pizzico di assurdo che caratterizza la mia vita e il mio carattere.
Una serie di pannelli di grandi dimensioni raffiguravano pietre che voleggiavano in aria in un cielo limpido e azzurro.
Ricordo di infanzia, quando andavo nella fonoteca a piano terra del convento di San Rocco (sede del conservatorio di Carpi) e mentre ascoltavo la musica o mi distraevo dalla visione di un film, rimanevo incantata da quell'immagine da sogno, dipinta sui pannelli attaccati ai muri della sala di ascolto.
Già entrando li dentro ti sembrava di lasciare il mondo fuori, poi guardando quelle immagini ti pareva proprio di entrare in un'altra realtà..
..E poi è tutto continuato così..quando in età più turbolenta, mi impressionavo leggendo Dylan Dog (una volta ,mi è venuta la nausea ..davvero!). Nell'ultima pagina di ogni album c'era l'anteprima del numero successivo..e in una di questa c'era la presentazione di un album chiamato "Golconda" che illustrava Dylan e Groucho inebetiti davanti all'immagine di questo quadro che aveva preso forma nella realtà..Il numero successivo non l'ho mai comprato, ma mi deve aver alquanto affascianto (o inquietato) se domenica scorsa, avendo visto il quadro per la prima volta, senza neanche conoscerne l'esistenza, la mia mente è corsa subito a quell'ultima pagina..
Poi al tempo del liceo ho conosciuto l'autore e il periodo a cui apparteneva: René Magritte, Belga, appartenente al periodo del surrealismo.
Non che al liceo, con quel programma denso di quinta, mi avessero spiegato più di tanto, però mi è rimasto impresso il germe della sua filosofia di fondo che è tutto racchiuso in questo quadro. Infatti, come scrive lui stesso, l'oggetto sopra la scritta non è una pipa, ma l'
immagine di una pipa..possiamo forse infilarci il tabacco e fumare con l'oggetto rappresentato??
Ed ecco qui il primo incontro di persona con l'autore!
E' avvenuto l'estate 2008 a Bruxelles, nel museo di arte moderna, dove, per via di riorganizzazioni interne (stanno creando un museo apposta per Magritte) c'erano ahimé ben poche opere...
E per finire eccoci alla mostra di Magritte vista domenica 22 marzo a Milano... Una decina di sale completamente dedicate all'autore, in cui purtroppo le opere non erano molto spiegate (con la scusa delle parole stesse dell'autore: " cosa c'è da spiegare?!?")ma in cui era ben ribadita la filosofia.
Di questa opera ho avuto una certa spiegazione in quanto mi sono accodata a una guida del museo..
Ed era da mettere in questo post, perchè, qualunque accusa si voglia muovere a Magritte, non si può dire che essa non sia bella!
Basti solo guardare come ha ricreato il colore della luna sulla neve..non so se ci avete mai provato a dare il senso della profondità solo con il colore, ma assicuro che non è facile crearlo con le ombre, figuriamoci con le luci...
Ed ecco un'altra opera conosciuta nella mostra di domenica..
La metto per la filosofia che ci sta sotto piu' che per altro..
Infatti la spiegazione su questo quadro è da cercare in questa all'interno di questo pensiero di Magritte..
"La luce esiste ed ha la sua importanza solo quando c'è la materia". Non so se percepite quanto è rivoluzionario questo pensiero. Dopo secoli di idolatramento della LUCE...luce=vita, la luce=velocità, luce=spiritualità VS MATERIA (cosa infima, carnalità, cosa dotata di massa, statica..). In qualunque campo esse si vogliano considerare (scienza, teologia, biologia..)risulta questa differenza..
Messaggio passato finora: cosa saremmo noi (materia) senza la luce?
Messaggio choc di Magritte: cosa sarebbe la luce senza materia da illuminare??
Vi lascio con questa riflessione. Spero di avervi trasmesso un po' dell'arricchimento che ho avuto io da questa mostra!
A breve le foto della giornata!