martedì 15 febbraio 2011

Car pooling

Ciao a tutti
quoto un articolo dal blog di carpi transizione che mi ha incuriosito molto sul car pooling, sistema nato per arginare il problema delle mille auto in circolazione riempite da una sola persona che "deve fare i suoi giri" e ha orari e tempi che non coincidono con altri, e quindi intasa le strade con la sua macchina inquinante assieme ad altri mila persone nella sua stessa condizione.
http://carpitransizione.wordpress.com/2011/02/15/enrico-gorini-presenta-jungo-a-carpi-venerdi-18/


Esso presenta un sistema di car pooling attivo al momento solo in trentino, in cui gli autostoppisti e autostoppati vengono schedati e controllati in maniera un po' seria (a che serve l'internét se non a controllarci? e usiamolo per cose utili una volta tanto!).

Facendo qualche ricerchina sull'Internét ho trovato alcune informazioni interessanti:

cos'è il car pooling: è una tecnica di mobilità sostenibile in cui piu' persone condividono la stessa auto per effettuare un tragitto (che puo' essere occasionale o abituale)

è uguale all'autostop?:è una versione piu' evoluta perchè l'autostoppista contribuisce alle spese del trasporto (comunque gli dovrebbe venire a costare meno dei mezzi pubblici) e perchè in qualche maniera l'autostoppato sa chi è l'autostoppista

come si mettono in contatto i nostri eroi?:beh agli albori, prima che il nostro tempo fosse occupato in ogni suo momento,che ognuno si facesse i suoi a tal punto di non sapere neanche il nome del proprio vicino di casa e che vedessimo un potenziale assassino in ogni persona sulla quale non abbiamo informazioni sicure (tipo Facebook), la gente si metteva d'accordo in azienda, tra amici, al bar, tra conoscenti.
Ora la cosa è un pò più informatizzata..spesso dietro tutto può esserci un ente promotore o un comune, oppure semplicemente ci sono dei siti in cui la gente si iscrive e offre o cerca il suo passaggio.
esempi:
http://www.roadsharing.com/ (c'entra anche la coop, non so come): è internazionale, ci sono molti iscritti ma per iscriversi chiedono davvero poche informazioni..
http://www.passaggio.it/ anche questo è internazionale, c'è la versione per un bel po' di paesi europei. Nell'iscrizione chiedono abbastanza dati, il punto di incontro, orari di partenza arrivo...insomma c'è un bel po' di precisione.

poi altri non provati di persona...
http://www.postoinauto.it/
http://www.tandemobility.com/ quest'ultimo mi sembra interessante perchè è creato apposta per le grandi aziende che vogliono creare il car pooling per i loro dipendenti..mi piacerebbe sapere quale azienda lo usa!


Il JUNGO che viene presentato da Carpitransizione (http://www.jungo.it/) in effetti ha qualcosa in più:
-è piu' simile all'autostop perchè vai per strada e fermi le auto (facendo vedere che fai parte di questa associazione)..la riuscita di questo dipende dalla campagna di informazione che ci sta dietro e dalla diffusione, perchè se le persone non sanno cosa stai facendo probabilmente non si fermano, però è una cosa piu' immediata e non devi prenotarti il giorno prima con possibili disguidi (ma al contrario, se hai un impegno a una certa ora parti con un pò di anticipo che non si sa mai!)
-puoi controllare l'autostopparo che si ferma, sia che sia uno dell'associazione (in tempo reale, chiamando un callcenter) sia che non lo sia (inviando allo stesso call center il numero di targa)
-c'è una certa sensibilità verso la sicurezza: tutte le persone vengono schedate per bene al momento dell'iscrizione (che richiede un contributo montario iniziale) e recensite dagli autostoppisti, inoltre c'è attenzione anche per le donne che non si sentono sicure ad accettare passaggi dagli uomini
-c'è anche un pagamento forfettario per il passaggio, in modo che non diventi uno "scrocco"

Il tutto dicono che funziona piuttosto bene...in trentino!
mi auguro che un'idea così intelligente e ben costruita riesca far breccia anche in regioni piu' popolose e meno ordinate (ma che almeno, per non lamentarsi di tutto il brodo, non sono sorde)

Intanto, nell'attesa, il 18 febbraio, h 21 alla Casa del Volontariato a Carpi, ci si può informare!
ciao!

giovedì 6 gennaio 2011

Bilancio libraio 2010

Anno nuovo, classifica dei libri letti nuova!!
Ormai è un appuntamento fisso, anche se devo ammettere che nel 2010 non ho letto granchè...forse perchè mi sono piantata per tutta l'estate su "Il persuasore" di M.Billingham, libro randagio trovato alla Coop di Riotorto, che se era randagio c'era un perchè...

Ma lasciamo perdere la classifica dei libri da non leggere (che un giorno potrei fare, ho ampio materiale) e veniamo alla Top 5 - 2010!
Stavolta parto dal fondo perchè so benissimo chi mettere agli ultimi posti ma sono molto indicisa su chi mettere sul podio.

5. Il libro delle cose perdute - John Connolly: il genere fiabesco-angoscioso-deprimente deve averlo inventato questo signore qua. C'è di buono che il finale ti lascia abbastanza soddisfatto, ma che pena arrivarci!

4. E se covano i lupi - Paola Mastroccola: questa è una fiaba con tanto di morale e semplicità che le spetta. Peccato che il finale non riesca a commuovere come dovrebbe e il valore che vuole trasmettere (la pazienza)...non mi si addice!!

3. Marina - Carlos Ruiz Zafon: un libro di Ruiz Zafon al terzo posto?? come mai?? forse perchè non ne potevo piu' di fiabe (alla fine questo è l'ultimo libro per ragazzi scritto dallo spagnolo) forse perchè dopo tante premesse di messaggi misteriosi nascosti nel libro...io non ne ho colto nessuno!

Riassunto di queste prime 3 debacles: o son proprio invecchiata da essere cosi' insofferente alle fiabe, o non capisco piu' lo spessore dei libri che leggo. Ottimo. Proseguiamo.

Non so chi scegliere da mettere come primo o secondo ma alla fine, ripensando bene a quello che mi hanno lasciato questi due libri, a come mi hanno attratto, se hanno o meno soddisfatto le mie attese....e anche in base a quanto mi sto accalorando a scrivere la recensione..

2. Compagni genitori, comunisti immaginari: diventare grandi nonostante il '68 - Caterina Duzzi: ehh lo so, i libri sulla storia contemporanea mi attraggono stile ape sul fiore..il fatto è che devo riempire il vuoto di tutto quel che non so di quel periodo. E questo libro racconta lo spaccato di vita di questa giornalista, personalissimo ma allo stesso tempo molto piu' imparziale di qualsiasi libro di storia..la storia va dalla sua nascita in una famiglia comunista, sposata però per convenzione, all' infanzia tra comuni, comunità di santoni, amanti del padre, scuole riformiste, all'età adulta in cui desidera e ottiene solo una vita di quelle tradizionali. Libro scritto con una grande freschezza, con lo sguardo attonito della bambina che cerca di dar una spiegazione a tutto cio' che le succede attorno, e con quello della donna che con una forza e una sicurezza di sé, (che i suoi genitori non han mai mostrato), capisce cio' che vuole e trova il modo, rimbalzando da un'esperienza all'altra, di trovare la sua strada.

1. Homer & Langley - E.L. Doctorow : la storia (un po' romanzata) dei leggendari fratelli Collyer (da cui deriva la sindrome dei Collyer..la conoscete no? io non l'avevo mai sentita, ma è quella dei disordinati) vista dal fratello cieco. A parte la lucidità e chiarezza del racconto (chi diceva che non servono gli occhi per vedere?)l'autore ha allungato le loro vite estendendole fino alla storia contemporanea americana senza una stonatura(forse ogni tanto un po' di pesantezza); i due pazzi fratelli Collyer finiscono per essere più normali dell'intera umanità che li circonda, che vive il quotidiano senza occorgersi delle atrocità che la circonda..la guardano allucinati, cercando di rifiutarla, di rimediarla, di nascondersi, di fuggire senza allontanarsi da quella che sarà la loro tomba. Il finale mi ha messo i brividi, complimenti!

Signori, nella speranza di avervi dato qualche spunto su qualche libro da leggere (o da non leggere), passo e chiudo per quest'anno! Buon 2011 pieno di belle storie!